...ci pensano i demografi.
Alla fine sarebbe un problema di statistica. Sostengono da più fonti che l'Italia ha bisogno di nuovi cittadini d'importazione, almeno due milioni, o rischiamo di unire il nostro destino a quello dei dinosauri. Speriamo che abbiano ragione perchè purtroppo il processo di invasione è democraticamente, pietisticamente e civilmente (in senso moderno) non contrastabile. Che abbiano attentamente considerato che caspita di bisogno adremmo a soddisfare con l'apporto di cotanto materiale umano è davvero improbabile. Già sembra la solita corsa all'incontrario: dove e in cosa avremmo bisogno di tanti tunisini se non sappiamo dove metterli? Chi e dove in questo momento esulta: "evviva arrivano gli africani"? Esistono bisogni occulti, non sarò io a negarlo, ma si tratta di questo? Ci sono lavori che gli Italiani non vogliono più fare e la soluzione saarebbe farli fare a chi ne ha meno voglia di noi? Osando un argomento trasversale: vorremmo mettere gli africani in condizioni dalle quali noi stessi sfuggiamo, nonostante crisi economica e necessità oggettiva, facendo passare questo avvicendamento alla disgrazia come progresso democratico? C'è chi vorrebbe importare lavoratori superqualificati, poliglotti e laureati - ammesso e non concesso che titoli, esperienze e qualifiche acquisiti sotto il tutoraggio di siccità e bestie feroci non siano barzellette - quale bisogno copriremmo se non quello di evitare ai nostri laureati una tediosa ricerca del lavoro? La vera domanda oggi è: abbiamo bisogno dei demografi o possiamo prestarli all'Africa?