martedì 1 marzo 2011

Una portaerei di amore

Ed ecco il Nobel per la pace che muove nuove pedine del suo esercito di pace, senza il quale il Nobel non avrebbe senso, verso un classico scenario della love story all'americana, le coste libiche. Il messaggio è degno del miglior Mandela, o forse Menghele, fate quello che abbiamo deciso per voi e per il nostro interesse d'oltreoceano o vi ammazziamo in massa con le nostre armi sofisticate e radioattive. C'è da morire dal ridere, i neo americanisti ex antiamericani ma convertiti al regno fast food dall'elezione di un africano hawaiano harvardiano alla casa bianca sono costretti a ribaltare radicalmente le loro convinzioni in pressapoco qualunque argomento che sfiori temi sociali e civili. Solo pochissimi anni fa erano contro qualunque tipo di intervento militare per qualsivoglia causa e oggi appaludono l'interventismo del Nobel del bombardamento contro la cautela del Governo di zio Silvio. Se non sono pecoroni questi? La lotta per non uscire dal gregge è forsennata e dimostra ancora una volta come il senso di appartenenza al gruppo sia più forte di qualunque argomento o convizione che di volta in volta costituiscono una sorta di lasciapassare per i privè più esclusivi del pascolo. Merita discutere con questi intelletti? Ieri stavano col popolo contro ogni americanismo e oggi stanno col popolo al fianco di ogni porcata CIA made in USA. Non c'è davvero nulla da discutere, alle pecore si tosa il pelo, si munge il latte e talvolta si prendono in offerta le carni. Oggi come ieri ma mai in un modo tanto comico. La cosa che più di tutte mi ha lasciato sbigottito negli anni passati, non ne ho mai scritto pur rilevandolo istantaneamente, è che le genti dichiaratamente antirazziste abbiano sostenuto Obama in primo luogo perchè non bianco e quindi con un argomento fortemente razzista. Una contraddizione talmente ovvia ed evidente che pare sia sfuggita a tutti, anche se così non è, così forte da diventare subito un tabù. Come se dicessero, guai a chi pensa che abbiamo sostenuto Obama perche è negro e non perchè pensiamo che sia il salvatore del Pianeta. Infatti, si sono turati il naso fino a demolire l'ultimo scamplo di credibilità dell'istituzione del Nobel premiandolo per la pace, e perchè non per la fisica. In fondo i missili che spara avranno qualcosa più a che spartire con la fisica che non con la pace?
Chi è stato il formidabile testimonial dell'obamanesimo in Italia? Suo malgrado è stato zio Silvio. Il piccolo Walter ha cercato di utilizzarlo contro di lui facendosene l'ambasciatore italiano, creando una contrapposizione, che in Italia è da un po' sempre la stessa, Berlusconi contro qualcosa, ingigantendone l'immagine fino alle dimensioni del finto avversario Silvio. Se Walter non avesse promesso che il nuovo presidente USA non avrebbe trattato Silvio con la stessa cordialità del precedente cafonazzo Bush, in Italia quasi non ci saremmo accorti di questo fuoriclasse della pace nel mondo. Peccato che Barack e Silvio vadano d'amore e d'accordo quanto basta perchè Barack lo abbia a dichiarare apertamente in più di un'occasione. Ma questi sono argomenti validi percui non sortiscono alcun effetto sull'umore dei pecoroni. C'è qualcosa di misterioso nell'essenza di ogni gregge che permette l'equivoco tra coscienza e incoscienza del gregge circa se stesso. Il gregge sa di esserlo? E' tanto difficile tenere insieme il gregge? Il fatto che non si riesca a idenficare il comune denominatore con mezzi di indagine tradizionale non significa che questo non sia altrettanto banale e manipolabile. Si tratta di fare una piccola zoommata per penetrare la nebbia di ovvietà dell'analisi tradizionale, il segmento non si indivividua più per credo e militanza ma con un passo avanti verso le motivazioni di credo e militanza. Dobbiamo individuare i tratti trasversali che accomunano profili socialmente, economicamente, demograficamente e tutti gli altri avverbi che vi vengono in testa e che sarebbero segnati da distanze tra gruppi e sottogruppi ma che alla prova dei fatti e nel momento di vaneggiare circa un Obama o un altro scompaiono d'incanto. La necessità di appartenenza alla mandria fa regredire il rettore al livello del minatore quando si tratta di credo e militanza. E allora andiamo a vedere cosa c'è dietro. E' un invito a farlo, in fondo la strada è indicata. E' vero che parlo dei gruppi sociali con poco rispetto, rispondo a chi mi segnala questo, ma penso che l'onestà intellettuale venga prima di qualunque rispetto, il quale dovrebbe essere reciproco ma assicuro che non lo è. In fondo studiamo le dinamiche sociali per massimizzare i profitti aziendali... se volete far bene questo mestiere è bene non essere avvocati di nessuno.