Dato che ho piacere di essere antipatico, succede quando quasi tutti quelli che incontri, per un motivo o per l'altro, ti fanno cagare e il periodo non essendo dei migliori non consente particolare clemenza, il primo argomento che tratto è tecnico. Un problema di comunicazione e linguaggio. Rispetto all'utilizzo dei messaggi che un umano fa, possiamo dividere in due grandi gruppi il genere, ben sapendo che le sfumature e le zone grigie possono essere individuate a decine ma come declinazioni specifiche dell'una o dell'altra specie, drammaticamente nessuno può, in questo gioco, camminare con due piedi in una scarpa, il primo gruppo per empatia lo definiamo quello degli uomini mentre il secondo sarà quello dei pecoroni. Gli uomini tutto sommato sono abbastanza noiosi perchè utilizzano il messaggio in modo critico per arricchire e rinforzare la propria conoscenza e posizione, prescindendo quasi totalemte dal veicolo del messaggio se non per creare una gerarchia di attendibilità delle fonti. Il problema antico del rapporto tra forma e sostanza in un istanza è oggi surclassato dal tema del veicolo. In una stretta logica ben aderente al pecorone in quanto animale da gregge, il veicolo, così come il cane da guardia, il pastore e i suoi servi, è visto come membro del gregge. In questa prospettiva, le attività di discernimento circa forma e sostanza di un messaggio passano gravemente in secondo piano. Uscendo da questo delirio metaforico, se tra i veicoli abbiamo tv, radio, giornali, giornalini, giornalacci, web e via dicendo, avremo dei pecoroni appartenenti ciascuno al gregge del veicolo nel quale si sono identificati. Un pecorone potrebbe a ragione dire di essere un televisore o una radio. In fondo nessuno fa caso alle stranezze collettive del popolo, proprio perchè essendo collettive nulla spicca mettendosi in evidenza, ma non potete non avere notato che spessatamente il veicolo non veicola proprio un cazzo ma il pecorone ne condivide l'ombra di una pianta piuttosto che un po' di erbetta fresca.
Facciamo un po' d'ordine. L'empatia è il primo vero fondamento del successo di una qualsiasi forma di comunicazione. La limitata o estesa capacità di raffrontare segni e strutture riproducibili al prorpio interno pregiudica la possibilità di comprendere o fraintendere un messaggio. La comprensione è una attività piacevole, l'incomprensione è frustrante. Il pecorone non tollera frustrazioni, specie se di natura intellettuale. Vale la pena ricordare che quella del pecorone è solo una metafora, esso in realtà è un umano, razza per la quale le funzioni encefaliche sono primarie rispetto a tutte le altre, urge quindi trovare una soluzione prima che la frustazione delle incomprensioni, in uno spazio-tempo chiamato società dell'informazione, mieta troppe vittime. La soluzione è imbarazzante, da vero pecorone, l'empatia, ancora una volta, fornisce la spiegazione istintiva della deriva intellettuale di considerevoli, in senso numerico, gruppi sociali: non importa cosa dico e cosa ascolto perchè io sono un televisore, sono una radio, sono un blog, una pagina di facebook e una rivista patinata. Sembra una cretinata? La dimostrazione viene dal più grande laboratorio di psicologia del pianeta, ovvero il mercato con i suoi buffi clienti e i suoi simpaticissimi venditori. Quale valore ha una cosiddetta rassegna stampa per un venditore che debba affermare un prodotto sconosciuto e magari scadente? Quale considerazione produce un cliente analizzando un prodotto sconosciuto e forse inutile davanti all'evidenza che i veicoli che egli avverte essere parte del suo stesso gregge possano averne parlato?
Quello che in definitiva, si fa per dire perchè questo è solo uno spunto di studio, vuole offrire questo post non è certo la stranota notiza della capacità dei media di influenzare le scelte, ma lo spunto per nuovi meccanismi di manipolazione a partire dalla rivelazione che vi ho appena fatto, e cioè che esiste empatia tra il pecorone e il media fino all'identificazione. Chi riesce a basare una comunicazione moderna su questo assunto rivoluzionario anzichè quella più tradizionale legata ai valori e ai testimonial ottiene dei messaggi più semplici, economici ed efficaci. In fondo tutto questo è scritto in un blog!
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Faremo tutti la stessa fine quindi sputa il rospo