lunedì 7 febbraio 2011

a scanso di equivoci

Mi sono reso conto, e non è in questo che dimostro particolare acume, che nessuno ascolta più nulla, le persone oggi si parlano rimbombandosi cacchiate al loro interno. Uno spettacolo penoso. E' vero che non è corretto pretendere frasi di senso compiuto, risposte adeguate, considerazioni e pensieri pertinenti da chi vive nella nebbia cerebrable e da chi utilizza le misere capacità logiche a disposizione come un vezzo. I più mi ricordano i bambini che compongono le prime frasette alle scuole elementari, solo che non hanno più diritto all'orgoglio, i peggiori indossano la grammatica come uno scialle firmato e si aggirano tronfi dei loro congiuntivi azzeccati... ma per dire cosa? Tralasciando tutta la succitata spazzatura umana, il problema dell'uomo contemporaneo, benchè di qualità, è senz'altro il tempo. A meno di non rifiutare totalmente, e ce ne sarebbe ben donde, tutto il sistema sociale e civile attuale, risultata effettivamente difficile svolgere serene e pacate valutazioni e approfondmenti sia legati ad attività di business sia a quelle prive di remunerazione - l'ammissione implicita di schiavitù propria del termine tempo libero mi da la nausea. E allora cosa succede nella mia vita e spessatamente anche in quella di altri? Accade che un profilo personale o professionale possa essere frainteso o sminuito, inizio a provare fastidio per essere sempre e costatemente scambiato per qualcun'altro, per essere meglio descritto dalle referenze di terzi piuttosto che dalle mie stesse parole. E' un rigurgito di vanità? Forse o forse tutte le limitazioni e imprecisioni sul mio conto che mi tocca assecondare e che mai avrei il tempo di chiarire, mi hanno davvero rotto i coglioni. Ecco che finalmente l'acqua calda sgorga anche nella mia caverna e a scanso di equivoci voglio utilizzare lo strumento blog nella sua funzione più banale e primitiva, per meglio descrivere il mio pensiero di professionista e di uomo libero. Affinchè chi ritengo sia interessato ad andare oltre la conoscenza della mia persona nella sola vita reale, ormai incatenata , incapsulata e intubata, riesca a cogliere delle sfumature attraverso il mondo virtuale che in questo senso, finalmente, mi è di aiuto.

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Faremo tutti la stessa fine quindi sputa il rospo